Realizzata in titanio Gr. 5. Indicata per il condizionamento dei tessuti molli. Viene utilizzata per la preparazione del sito implantare per l’inserimento della sovrastruttura. Ampia scelta di altezze.

Realizzato in titanio Gr. 5. Riproduce fedelmente la connessione dell’impianto. Utilizzato per la preparazione di modelli in laboratorio.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio da 21 mm. Da utilizzare con un cucchiaio forato, per una presa d’impronta più precisa.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio. Utilizzabile anche con vite lunga VTR-Z.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio. Disponibile antirotazione (HEX) e rotante (NO HEX). Indicato per la realizzazione di protesi provvisorie con carico immediato.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio. Utilizzabile per protesi cementate, corone singole o ponti. La spalla determina la chiusura del margine coronale. Fresabile secondo le necessità protesiche.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio. Utilizzabile per protesi cementate, corone singole o ponti. Fresabile secondo le necessità protesiche.

Realizzato in titanio Gr. 5. Fornito con vite di chiusura in titanio. Adatto per la correzione di disparallelismi.

Realizzato in PMMA. Fornito con vite di chiusura in titanio. Disponibile antirotazione (HEX) e rotante (NO HEX). Fresabile e fondibile secondo le esigenze.

Realizzato in titanio Gr. 5. Rivestimento TIN sulla sfera. Indicato per protesi mobili. Da utilizzare con un contenitore in acciaio ed una cappetta in nylon.

Destinati ad essere utilizzati dai laboratori odontotecnici che dispongono centri di lavoro CAD-CAM. Nello specifico, l’utilizzo è analogo a quello dei monconi dritti, con la differenza che sono specificamente progettati per l’incollaggio di manufatti fresati. Durante la fase di progettazione CAD CAM è possibile modellare una corona con caratteristiche perfettamente idonee alle dimensioni biologiche del paziente, stabilendone la posizione con un’approssimazione di pochi micron. Vengono realizzate nelle due varianti rotante e non rotante per permetterne l’utilizzo sia su elementi singoli sia su arcate o semiarcate.

Il t-base h 7 mm è disponibile con vite torx dedicata quando è necessario correggere una inclinazione

Si tratta di un prodotto alternativo ai monconi calcinabili, quindi destinato a essere impiegato in laboratorio con la tecnica della fusione a cera persa; la principale differenza risiede nel fatto che, nei monconi UCLA, la parte della connessione implantare viene realizzata tramite tornitura in Cromo Cobalto. Su questa base viene assemblata per incastro la parte calcinabile realizzata in PMMA.

A seguito della fusione, il moncone si presenta come un unico pezzo, privo di giunzioni meccaniche, dove però l’unica parte fusa è quella coronale, mentre la connessione tornita mantiene inalterate le sue caratteristiche dimensionali e funzionali e non richiedere interventi di ripresa e finitura. Contrariamente a quanto avviene con i monconi calcinabili, dove la realizzazione di una connessione perfettamente efficiente è subordinata alla qualità della fusione e all’abilità dell’odontotecnico nell’effettuare la ripresa della stessa.

Utilizzato per la rilevazione, con l’ausilio di scanner, dell’esatta posizione dell’impianto endosseo. Il fine è quello di ricostruire materialmente o virtualmente l’esatta riproduzione del cavo orale che dovrà ricevere la protesi dentaria.

L’analogo riproduce la connessione dell’impianto al moncone ed è utilizzato dall’odontotecnico. Viene connesso al transfer e successivamente coperto dalla colata in gesso. Realizzati nella versione digitale sono indicati per coloro che realizzano impronte con scanner intraorali.

Paragonabili ai monconi a sfera. Gli attacchi di questo tipo offrono prestazioni ottimali per l’applicazione di Overdenture su impianti dentali. Essi si applicano sugli Impianti per la riabilitazione con Overdenture. L’Abutment funziona da pivot all’interno del ritentore inserito nella cappetta metallica fissata nella protesi, lasciandole agio di movimento e al contempo fornendo una ritenzione ottimale. Esso rimane connesso con la Cappetta metallica nell’Overdenture attraverso il ritentore che ha ampio range di movimento. La caratteristica autocentrante degli attacchi consente ai Pazienti di posizionare la propria protesi mobile semplicemente e senza causare danni alle sue diverse componenti.